(g.l.) A Lignano Sabbiadoro il conto alla rovescia è ormai alle ultime battute. Perché proprio oggi prenderanno il via gli incontri della 37ª edizione del Premio Hemingway che arriverà al suo culmine domani, con la consegna dei riconoscimenti: la importante manifestazione culturale precede di pochi giorni il 60° anniversario dalla scomparsa di Ernest Hemingway, avvenuta il 2 luglio 1961. La scrittrice Dacia Maraini per la Letteratura, l’artista Franco Fontana per la Fotografia, lo scienziato Stefano Mancuso per l’Avventura del pensiero e il regista Carlo Verdone nella sezione Testimone del nostro tempo sono i vincitori 2021 del Premio promosso dalla civica amministrazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, attraverso la collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.
Lignano Sabbiadoro
Come già annunciato, il Premio torna in presenza con quattro incontri pubblici che i vincitori terranno al Cinemacity e con il talk di premiazione in programma domani (ore 20 Arena Alpe Adria). Valore aggiunto sarà lo streaming live per seguire anche da remoto tutti gli eventi sui canali social ufficiali di Premio Hemingway e di Pordenonelegge e sui rispettivi siti web www.premiohemingway.it e www.pordenonelegge.it
Si parte oggi, alle 18 al Cinemacity, con l’incontro che vedrà protagonista Franco Fontana, emblematico autore di spettacolari astrazioni cromatiche: sarà in dialogo con lo storico dell’arte Italo Zannier. Sempre oggi, alle 21 e ancora al CinemaCity, sarà la scrittrice Dacia Maraini a incontrare il pubblico del Premio, conversando con il direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta sul tema “Amata scrittura” e all’ultimo libro pubblicato, “Una rivoluzione gentile. Riflessioni su un Paese che cambia” (Rizzoli). Domani alle 11.30, al Cinemacity, riflettori sul dialogo che vedrà protagonista lo scienziato Stefano Mancuso, in dialogo con la giornalista Simona Regina sui temi di “Plant revolution” e infine domani pomeriggio, alle 17, sarà il regista Carlo Verdone a incontrare il pubblico di Lignano, sempre al Cinemacity: una conversazione condotta dal presidente della Giuria, Alberto Garlini, intorno al recentissimo libro di Verdone, “La carezza della memoria” (Bompiani). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria premiohemingway.it
Il presidente del Centro per il Libro e la Lettura Marino Sinibaldi condurrà la Serata di Gala del Premio Hemingway 2021, momento clou della 37ª edizione: domani, dalle 20 nell’Arena Alpe Adria, il Gala del Premio Hemingway alternerà le vivacissime interviste con i vincitori 2021 alla loro premiazione ufficiale. Marino Sinibaldi sarà affiancato nel corso della serata dal presidente Garlini, dal direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta e dallo storico dell’arte Italo Zannier, entrambi componenti della Giuria. Tutte le indicazioni per garantirsi un posto in presenza – fino ad esaurimento della capienza – sul sito web www.premiohemingway.it
L’Arena Alpe Adria.
VINCITORI E MOTIVAZIONI
DACIA MARAINI – Il Premio Hemingway per la letteratura va a una delle voci più profonde, autorevoli e amate della letteratura italiana, la scrittrice Dacia Maraini, “per aver scritto, con grandissima sensibilità, romanzi capaci di avvolgere i fili di storie affascinanti e tempestose, con una immaginazione che spesso si fa più viva della realtà, e diventa estensione armonica delle voci di donne inquiete e coraggiose. I grandi personaggi dei suoi romanzi – Marianna, Colomba, Isolina -, ci arrivano nel cuore come corpi amati o vilipesi, beatificati o temuti dal mondo maschile, che cercano la felicità dentro le atmosfere e i costumi di una società spesso avversa. Personaggi che con il loro amore possono illuminare le nostre vite, nella concreta ricerca di una emancipazione dello sguardo, per un incontro con l’altro che possa finalmente cambiare le regole del gioco”.
Dacia Maraini
FRANCO FONTANA – Va a Franco Fontana, fotografo emergente nella storia della fotografia contemporanea, emblematico autore di spettacolari astrazioni cromatiche, il Premio Hemingway 2021 per la fotografia: Fontana ha assemblato, nel fotolibro “America”, edito da Contrejour di Parigi, una sequenza di immagini sul “paesaggio sociologico” americano, da lui esplorato in decenni di frequenza e di viaggi nel territorio. Il volume “si offre come suggestivo e autorevole, accorato romanzo visivo sul territorio americano ed è culturalmente memore di una specifica iconografia che si è avventurata, dal Novecento a oggi, anche nell’opera di pittori come Hopper, Shahn, Warhol, e di poeti e romanzieri come Agee e Kerouac, che qui iconicamente riemergono nelle sintetiche, metaforiche fotografie dal profilo metafisico, di Franco Fontana”.
Franco Fontana
STEFANO MANCUSO – Il Premio Hemingway Avventura del pensiero va allo scienziato Stefano Mancuso “per averci permesso di cogliere, per mezzo di innumerevoli evidenze, come le piante siano organismi viventi niente affatto inferiori, ma anzi sofisticati e dotati di intelligenza, apprendimento e memoria, che, pur essendo costruite su un modello totalmente diverso dal nostro, potrebbero ispirarci per trovare soluzioni a diversi problemi tecnologici. Grazie alla sua straordinaria avventura scientifica, ci ha insegnato che le piante sono reti viventi che parlano anche alla nostra intelligenza, se siamo capaci di guardare a un regno diverso da quello animale senza pregiudizi, ma con desiderio di conoscenza; e che senza le piante è impossibile immaginare il futuro dell’umanità”.
Stefano Mancuso
CARLO VERDONE – Il Premio Hemingway Testimone del nostro tempo va al regista Carlo Verdone “per aver saputo raccontarci, strappandoci travolgenti risate, i cambiamenti, i tic, le contraddizioni, ma anche i sentimenti e i sogni – non importa se a volte di cartapesta – dell’Italia contemporanea. Artista sensibilissimo, Verdone non ha mai perso il gusto per l’osservazione della realtà, rendendola, grazie a una straordinaria abilità mimetica, con uno sguardo partecipe ma senza sconti, a tratti melanconico e intimo, che parte dalla sua città, Roma, per aprirsi una riflessione cinematografica e letteraria di grande valore, che parla direttamente al cuore del pubblico e che nello stesso tempo permette di riflettere sullo stato della commedia umana, colta spesso nell’esatto momento in cui accade. Si può ridere contro, si può ridere alle spalle, Verdone riesce invece nel miracolo di farci ridere insieme, affratellati, dentro una luce divertita e sorniona che riscatta le nostre fragilità”.
Carlo Verdone
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In copertina, l’arrivo di Ernest Hemingway a Lignano Sabbiadoro.